“Amore 30 €, Nostalgia 50 €. A teatro, le emozioni forti si pagano”. Per la sua seconda stagione teatrale, la Piccola compagnia impertinente di Foggia ha scelto un titolo forte e diretto che, giocando in modo provocatorio ed impertinente con il concetto di simil-prostituzione dell’arte, rivendica la dignità ed il valore, appunto, del lavoro e del talento.
“In un momento in cui le istituzioni sembrano abbandonare le imprese culturali – spiega Pierluigi Bevilacqua, direttore artistico della Piccola Compagnia Impertinente - e ridurre la cultura ad un contenitore più o meno vuoto, tante piccole realtà come la piccola compagnia impertinente decidono di continuare, di investire in ‘emozioni’. Desiderano ancora proporre, sporcarsi le mani e contribuire, anche in piccolo, a riaffermare con forza l'importanza sociale che il teatro, come altre forme d'arte, può rivestire in questo periodo. Le emozioni forti si pagano, perché siamo convinti che l'educazione culturale sia alla base di una nuova epoca”.
Tanti gli appuntamenti in programma, calendarizzati fino alla prossima primavera, nello spazio teatrale di via Castiglione, 49. Si tratta, per la maggior parte, di appuntamenti figli della instancabile vena creativa e drammaturgica della realtà di via Castiglione che quest’anno propone quattro nuove produzioni. Si tratta di “Dentro”, tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Bonvissuto (in scena il 23 ed il 24 novembre), “Calcola che sono vivo” (11 e 12, 18 e 19 gennaio 2014) e Power Point sulla storia e sulla incredibile di forza di volontà di Matthias Steiner, medaglia d'oro nel sollevamento pesi, alle Olimpiadi di Pechino (in scena il 29 ed il 30 marzo 2014).
Altra produzione Pci è “Due” (15 e 16 febbraio 2014), uno spettacolo-sfida, interpretato da Pierluigi Bevilacqua e Ramona Genna (quest’ultima attualmente in tournée con la compagnia Ricci-Forte e che il pubblico foggiano ricorderà per la sua intensa interpretazione in “Full”, lo scorso anno al teatro di via Castiglione). “Due”, che andrà subito dopo in scena anche al Furio Camillo di Roma, racconta una storia d’amore senza testo, promettendo una performance di grande impatto scenico ed emotivo.
Accanto agli spettacoli targati “Pci” - tra i quali anche “Brandelli d’Italia” (in scena il 2, il 3 ed il 4 novembre) - tre compagnie ospiti. Si tratta di artisti rigorosamente “Made in Puglia” come Ippolito Chiarello (in scena il 7 dicembre con “Quanto mi dai se ti uccido?”) Enrico Messina (il 13 aprile 2014 con il suo rutilante “Orlando”) e Angela De Gaetano (presenterà l’8 e il 9 marzo il suo “Bocche di Dama”). Si tratta di artisti pugliesi che hanno scelto di sostenere una realtà, piccola e indipendente, come quella foggiana, ovvero uno spazio piccolo per progetti grandi, che intende ospitare eventi e talenti eterogenei che siano figli della fantasia e della creatività artistica a tutto tondo.
Ad aprire la stagione, il prossimo fine settimana, invece, sarà la consolidata liaison artistica tra la Pci e il violoncellista Francesco Mastromatteo talento nostrano (è il direttore artistico dell’associazione Amici della Musica “G. Paisiello” di Lucera) ammirato negli States e che è stato definito dal Dallas Morning News “virtuosic and passionate musician”.
“Se Foggia è ancora – culturalmente – in piedi è grazie al fermento delle tante realtà, piccole e indipendenti, che stanno gettando le basi per un futuro in città”, spiega il maestro Francesco Mastromatteo. “Per questo, credo sia necessario – oggi più che mai – soffermarci su un aspetto sul quale io e Pierluigi ci stiamo confrontando da tempo, ovvero quello della creazione di un nuovo tipo pubblico”.
Un pubblico capace di cogliere l’aspetto più creativo dell’arte (di ogni forma d’arte), sostenere il processo creativo e innovativo della stessa e portarlo nella vita quotidiana. “Iniziative come questa”, continua, “ovvero la presentazione di un cartellone caratterizzato da tanta diversità creativa, è la sintesi di quello che l’arte deve imporre a sé stessa: una nuova forma di interazione con la società, di interpretazione della stessa e di immaginazione del suo futuro. E questo deve accadere anticipando i tempi, altrimenti ci attenderanno anni davvero tristi”. Non è un caso, dunque, se gli spettacoli proposti in cartellone da Mastromatteo seguano questo criterio: non mera esecuzione di brani, esercizio fine a se stesso, repertorio: ma rimodulazione, innovazione e commistione della arti. Un dialogo tra musica e teatro. A partire da “Amor fu”, in scena il 19 e 20 ottobre, e “Matti da suonare” il 23 febbraio 2014.
Altra collaborazione rinsaldata e rinnovata è quella con la libreria Ubik di Foggia che - dopo il successo ottenuto lo scorso anno con “Fine piacere mai”- conferma la formula della ‘presentazione di libri + riduzione teatrale’ con tre nuovi appuntamenti, tre feste della narrativa, tre “Book Party” (8 e 28 dicembre, 4 gennaio 2014). Altra importante collaborazione che lega Foggia a Roma è quella con l’Accademia teatrale “Sofia Amendolea” di Roma con nuove produzioni, opportunità ed esperienze. A partire dalla presentazione dello spettacolo “Time”, reduce del successo riscosso nella passata primavera al teatro Furio Camillo di Roma (in scena a Foggia il 21 e 22 dicembre).
La stagione “Amore 30 €, Nostalgia 50 €. A teatro, le emozioni forti si pagano” non risparmia attenzioni ai più piccoli (la compagnia ha attivato anche un laboratorio teatrale dal titolo “I bambini fanno storie”) dedicando loro una mini-rassegna di teatro ragazzi che prevede lo spettacolo “Il mostro del piano di sotto”, scritto da Marcello Strinati e una merenda spettacolo “Cena comanda colore” in collaborazione con lo chef Donato Soldani. Il connubio con l’enogastronomia, invece, attende il pubblico adulto con una perfomance di cibo-teatro il 1° e il 2 febbraio 2014.